Anversa degli Abruzzi

Borgo sviluppatosi intorno all’XI secolo in epoca normanna, fu sede della curia ove si amministrava la giustizia civile e penale e a seguire sede comitale dell’ampio feudo dei Conti Normanni Di Sangro, presenti in paese dal XII al XV secolo. La chiesa medievale di San Marcello, edificata all’inizio del XII secolo, fu ristrutturata nel XV secolo, con la realizzazione di uno splendido portale tardo gotico. In periodo rinascimentale il centro abitato si ampliò sotto l’illuminata signoria dei Conti Belprato di origine spagnola, che operarono la trasformazione del Castello normanno in palazzo signorile, in cui ospitavano artisti e letterati, tra cui Torquato Tasso, e finanziarono la costruzione di una solenne chiesa rinascimentale, Santa Maria delle Grazie.

Nella parte artigianale del paese si sviluppò la produzione di ceramiche, particolarmente raffinata durante il XVI e XVII secolo, e che attingeva all’argilla del vicino Calanco. L’economia del paese è stata sempre caratterizzata da una forte connotazione agropastorale, con coltivazione di vigneti e oliveti e allevamento di ovini. Il paese, sito in un ambiente di particolare valore naturalistico e ricco di spettacolari scenari montani in affaccio sulle Gole del fiume Sagittario, è stato luogo di ambientazione della tragedia “La Fiaccola sotto il Moggio” di Gabriele D’Annunzio e immortalato insieme alla sua frazione di Castrovalva nelle litografie di Maurits Cornelis Escher.